Perché medicina e territorio

Oggi il territorio, a parole, é al centro dell'attenzione dei politici e degli amministratori del Servizio Sanitario Nazionale. La medicina generale, da sempre alla prese con le criticitá del "territorio", dovrebbe essere il fulcro di tutto. Questo blog , perciò, vuole porsi come luogo di stimolo, di controllo, di esposizione dei fatti e di opinioni di parte (la medicina generale). Vuole interagire con quanti, interessati da questa "riforma" , vogliono condividere le proprie aspettative ,le proprie ansie , le proposte ,le denunce e non sono disposti ad essere considerati come semplici pedine. PARTECIPA SU FACEBOOCK (https://it-it.facebook.com/ ); ISCRIVITI AL GRUPPO " MEDICINA DEL TERRITORIO" SEGUI SU TWITTER : @Med_Territorio

venerdì 16 novembre 2012

Recupero quote pazienti deceduti e trasferiti: paure, rabbia, demagogie. La risposta ferma e dignitosa dei medici.

É di questi giorni , nella nostra ASL, la notizia che numerosi colleghi di Assistenza Primaria vengono invitati, chi per lettere, chi direttamente, a recarsi presso i Distretti per sentirsi proporre una "conciliazione" in relazione al recupero di quote relative a pazienti deceduti e corrisposte dalla ASL ai medici a cui erano in carico, anche con arretrati di cinque anni dalla data del decesso.
I Colleghi sono giustamente preoccupati, anche a causa delle vicende giudiziarie che si sono susseguite con grande clamore mediatico; ultima in ordine di tempo ad Avellino.
Ovviamente in questo caso ci si muove su un terreno delicatissimo che può avere dei risvolti mediatici e, soprattutto, giudiziari, non prevedibili.
In questo quadro, lasciarsi prendere dalla rabbia, soprattutto da parte di chi dovrebbe, invece , essere lucido e freddo , non è certamente una cosa auspicabile. 
Lo Snami di Caserta, come sempre, sceglie la strada della coerenza e dell'impegno, al di là delle paure e delle facili, quanto improduttive, demagogie.
Grazie all'impegno in Comitato aziendale del nostro Segretario provinciale Francesco Paolo Scialla e alla capacità di confronto con le altre OO.SS., ieri sera, si è elaborato un documento intersindacale che è stato già spedito al Direttore Generale , al Direttore Sanitario e ai Dirigenti dei Distretti Sanitari, nel quale, tutte le Sigle rappresentative, fanno il punto della situazione e indicano a chiare lettere alla ASL le responsabilità e le azioni alle quali daranno seguito le OO.SS., per difendere i colleghi interessati.
Un attività rapida, concreta e fattiva, al servizio dei colleghi tutti, nella consapevolezza che , di questi tempi, su alcune situazioni l'unione delle sigle è importantissima.
Fatti, non parole.
Di seguito la lettera dell'intersindacale:

Al Direttore Generale ASL Caserta
dott. Paolo Menduni
Al Direttore Sanitario ASL Caserta
dott. Gaetano Danzi
e p.c. A Tutti i Direttori di Distretto ASL Caserta


Oggetto: Art. 42 – ACN vigente – Revoca d’ufficio

Le scriventi O.O.S.S. sono venute a conoscenza che in tutti i distretti si stanno consegnando ai medici di medicina generale un elenco dei propri assistiti deceduti, i quali dovranno essere giustamente cancellati dall’anagrafica.
L’art. 42 dell’ACN della medicina generale, comma 4, attualmente in vigore, regolamenta le revoche d’ufficio nella seguente modalità:
-          La revoca della scelta da operarsi d’ufficio per morte dell’assistito ha effetto dal giorno del decesso. L’Azienda è tenuta a comunicare al medico interessato la cancellazione per decesso tempestivamente, e comunque entro 1 anno dall’evento.
-          Inoltre al comma 6 lo stesso articolo prevede che, in caso di trasferimento di residenza, l’Azienda presso la quale il cittadino ha effettuato la nuova scelta, comunica tale circostanza all’Azienda di provenienza del cittadino stesso perché provveda alla revoca, e comunque entro 3 mesi dall’evento.
Il Legislatore ha ritenuto congruo il periodo a disposizione dell’Azienda per la cancellazione degli assistiti deceduti e trasferiti in carico ai medici, decurtando a questi ultimi FINO AD UN MASSIMO DI 12 QUOTE per i deceduti e DI 3 QUOTE per gli assistiti trasferiti. Tale periodo è suffragato anche dal parere richiesto dall’ASL Napoli 3 al comitato ex art. 24 regionale, il quale ha inteso fare chiarezza in merito ed ha inviato con il protocollo 00076876 del 01/02/2011 tale parere a tutte le ASL della Campania; dalla suddetta circolare si evince che il periodo di mesi 12 per i deceduti e di mesi 3 per i trasferiti sia da considerarsi congruo e sufficienteaffinché le ASL provvedano a comunicare ai medici di medicina generale le revoche d’ufficio.
Come si evince dal documento che è allegato in copia, per i periodi superiori a quelli suddetti, la responsabilità contabile ricade esclusivamente sull’Azienda.
Pertanto, nel caso la S.V. non intendesse applicare l’art. 42 dell’ACN vigente ma intendesse recuperare quote oltre il periodo normale, la responsabilità di tali restituzioni sarebbe esclusivamente a carico dei Distretti che non hanno operato secondo le norme della convenzione vigente.
Si porta a conoscenza alla S.V. che l’elenco nominativo degli assistiti in carico ai medici di medicina generale deve essere consegnato, a norma dell’ACN, 2 volte all’anno ai sanitari convenzionati negli ambiti di riferimento, e precisamente entro il 30 Giugno e 31 Dicembre di ogni anno.
Anche questa norma non è stata rispettata dalla maggior parte dei Distretti: in alcuni di essi, i medici di medicina generale non ricevono l’elenco degli assistiti da diversi anni. Pertanto, i sanitari in oggetto non hanno avuto nemmeno la possibilità di verificare tramite gli elenchi delle Asl la presenza o meno, all’interno di questi ultimi, di soggetti deceduti o trasferiti.
Ci sembra estremamente lesivo nei confronti di tutta la categoria che colpe ed inefficienze di altri soggetti debbano ricadere sui medici di medicina generale.
Inoltre si informa la SV che il sistema anagrafico attualmente in uso nell’Azienda permette, a detta degli operatori allo sportello, ESCLUSIVAMENTE LA DECURTAZIONE DELLE QUOTE ma non è possibile in alcun modo riaccreditare in maniera positiva quote arretrate.
Tale fenomeno, perpetratosi nel tempo, ha indubbiamente danneggiato i medici di medicina generale, il che è evidenziabile dai report mensili che i sanitari ritirano presso i distretti.
Siamo sicuri che anche Loro, Signor Direttore Generale e Signor Direttore Sanitario, convengano che i medici di assistenza primaria siano una risorsa per l’Azienda, anche se il più delle volte lasciati soli di fronte a tutte le problematiche di salute che la popolazione quotidianamente richiede a loro.
Si richiede quindi UN’IMMEDIATA CONVOCAZIONE in modo tale che le Loro illuminate presenze possano dirimere la problematica in oggetto, anche perché, in caso contrario, per garantire i diritti della categoria saremo costretti ad adire alle vie legali, rendendoci perfettamente conto che una simile strategia non passerebbe inosservata da parte di tutti i media.
Con osservanza,
F.I.M.M.G.
INTESA SINDACALE
S.M.I.
S.N.A.M.I.


Documento firmato in originale




Sotto potete leggere il parere del Comitato regionale ex art.24 del 01.02.2011 citato nella lettera dell'intersindacale:


A queste iniziative si deve aggiungere quella della Segreteria provinciale dello Snami che ha fatto richiesta di invio, ad horas, del parere del Comitato Aziendale tenutosi il 31 ottobre 2012, ai Dirigenti dei Distretti, da parte del presidente del Comitato Aziendale.
Un'iniziativa a tutto campo, che tende a preparare il terreno ad un azione forte e determinata in difesa dei nostri diritti e a non essere trattati da sudditi. La segreteria provinciale si è resa, inoltre, disponibile, a ricevere le eventuali proposte di accordo sottoposte ai colleghi, per iniziare l'iter di individuazione delle responsabilità.
La Segreteria provinciale


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