Perché medicina e territorio

Oggi il territorio, a parole, é al centro dell'attenzione dei politici e degli amministratori del Servizio Sanitario Nazionale. La medicina generale, da sempre alla prese con le criticitá del "territorio", dovrebbe essere il fulcro di tutto. Questo blog , perciò, vuole porsi come luogo di stimolo, di controllo, di esposizione dei fatti e di opinioni di parte (la medicina generale). Vuole interagire con quanti, interessati da questa "riforma" , vogliono condividere le proprie aspettative ,le proprie ansie , le proposte ,le denunce e non sono disposti ad essere considerati come semplici pedine. PARTECIPA SU FACEBOOCK (https://it-it.facebook.com/ ); ISCRIVITI AL GRUPPO " MEDICINA DEL TERRITORIO" SEGUI SU TWITTER : @Med_Territorio

martedì 31 luglio 2012

Spending rewiew: generici, ovvero lobbies e confusione

E' di queste ore il caos sull'emendamento alla legge di conversione , in votazione al Senato, della cosiddetta legge sulla spending rewiew ,relativo alla prescrizione dei generici.
Come al solito, nel nostro Paese, ogni occasione è buona per introdurre emendamenti che, dal punto di vista logico, nulla hanno a che vedere con lo scopo della legge, ma che si prestano a giustificazioni demagogiche per coprire altre intenzioni.
La prima critica, politica, a questo emendamento , a mio avviso, è che ci si deve spiegare cosa c'entra con la spending rewiew. Infatti la differenza fra un farmaco "brand" ed uno "generico" è a carico del cittadino che può, liberamente, scegliere, restando la quota a carico dello Stato invariata. Quindi , se lo scopo è quello del risparmio, esso non viene raggiunto.
La seconda critica è l'evidente forzatura , rappresentata dalla volontà dello Stato , se passa tale emendamento, di intromettersi nella libertà di prescrizione dei medici che, in tal modo, finiranno per essere condizionati dalla economicità ( presunta, come abbiano visto) della prescrizione e dalla paura di eventuali problemi. Ottenendo proprio quello che, a parole, si vuole evitare. La dipendenza della prescrizione da fattori economici e non dalla esperienza e dalla affidabilità verso un determinato preparato, piuttosto che un altro. Neanche negli Stati totalitari si era arrivati a tanto!
La terza critica è di carattere puramente pratica e, se permettete, scientifica. Ci hanno insegnato che un farmaco ( principio attivo) per essere assorbito dall'organismo ha bisogno di essere preparato ed assemblato con delle sostanze, definite eccipienti, che consentono l'assorbimento e la successiva azione farmacologica del principio attivo. Tali eccipienti dovrebbero essere inerti; ma dall'esperienza clinica, ormai acclarata da numerosi studi internazionali, sappiamo che gli eccipienti possono determinare  effetti collaterali più o meno gravi e, in alcuni casi, determinano diversi effetti farmacologici. Tanto è vero che , molti preparati, con uguale principio attivo, hanno addirittura diverse indicazioni.
Orbene, costringere a prescrivere la sola molecola, in pratica, fa fare al medico una prescrizione al "buio" per quanto riguarda gli effetti derivanti dagli eccipienti che egli non può conoscere, in quanto il preparato che verrà assunto dal paziente verrà deciso dal farmacista a seconda di quale preparato egli consegnerà al paziente. 
Questa considerazione basta, a mio avviso, per rigettare in toto questa assurda pretesa che sottrae al medico la capacità di poter prescrivere al suo paziente il preparato che più è indicato e che , presumibilmente, non avrà effetti collaterali dagli eccipienti usati. Senza parlare delle modalità di assorbimento che possono far variare sensibilmente, fino ad annullarlo, l'effetto terapeutico atteso. 
La salute del paziente deve venire prima di tutto e conoscere i possibili effetti della somministrazione di un preparato fa parte di questa sacrosanta preoccupazione che, ogni medico, dovrebbe avere a cuore e, quindi, anche il legislatore.
Alcuni accusano i medici di essere al servizio di lobbies. E' evidentemente un espediente demagogico. Infatti, come spiegare l'introduzione di un simile emendamento in una legge che ha altri scopi, senza un confronto, schietto e sereno con tutte le componenti in causa ( produttori, medici, associazioni e farmacisti) per portare, alla luce del sole, come si fa in una democrazia, le propri argomentazioni, e, successivamente decidere? Le lobby in altre realtà, agiscono in tal modo, apertamente, davanti ad apposite commissioni; non nei corridoi della politica per introdurre degli emendamenti di tale rilevanza, in maniera nascosta che solo l'attenta vigilanza ha potuto in qualche modo mettere in evidenza. Lasciamo al lettore trarre le dovute considerazioni.
Nulla contro i generici. Ma, nell'interesse dei pazienti, bisogna lasciare al medico la libertà di scegliere quale preparato prescrivere, come , fin'ora, è possibile fare.
Alla politica riflettere su tali argomentazioni, anche se siamo consapevole che , in questo momento, le preoccupazioni sono  ben altre; purtroppo.
 Anche questo episodio contribuisce ad allargare il solco fra la politica e il Paese reale!
P.Orlando


Di seguito riportiamo l'emendamento nella prima formulazione e nella seconda formulazione che, pare, verrà licenziata al Senato. Sostanzialmente non cambia molto. Se si vuole essere certi che il paziente assuma quel determinato farmaco, non generico, bisogna sempre giustificare la scelta. 
Sulla seconda stesura, sorge, poi, una domanda: siccome la giustificazione diviene una facoltà ( così parrebbe capire da un attenta lettura); nel caso in cui tale giustificazione non venisse apposta nel prescrivere il preparato "non generico", il farmacista, prima di procedere alla sostituzione con generico, è tenuto ad informare il paziente?
Capirete che dalla risposta a questa domanda, dipende l'effettiva "novità" della seconda stesura. Infatti, se il farmacista, in assenza di giustificazione può sostituire senza dire nulla; allora, di fatto, passa l'imposizione!




prima stesura:


Il medico che curi un paziente, per la prima volta, per una patologia cronica, ovvero per un nuovo episodio di patologia non cronica, per il cui trattamento sono disponibili piu' medicinali equivalenti, e' tenuto a indicare nella ricetta del Servizio Sanitario Nazionale la sola denominazione del principio attivo contenuto nel farmaco. L'eventuale prescrizione di uno specifico medicinale tra quelli equivalenti deve essere giustificata dal medico con sintetica motivazione scritta.





seconda stesura:


"Il medico che curi un paziente, per la prima volta, per una patologia cronica, ovvero per un nuovo episodio di patologia non cronica, per il cui trattamento sono disponibili piu' medicinali equivalenti, e' tenuto a indicare nella ricetta del Servizio Sanitario Nazionale la sola denominazione del principio attivo contenuto nel farmaco. Il medico - e' la modifica apportata nel maxiemendamento - ha la facolta' di indicare altresi' la denominazione di uno specifico medicinale a base dello stesso principio attivo; tale indicazione e' vincolante per il farmacista ove in essa sia inserita, corredata obbligatoriamente di una sintetica motivazione, la clausola di non sostituibilita'"







Ospedale di Comunità di Teano: diffida Snami


Facendo seguito alla richiesta di convocazione urgente del Comitato Aziendale della ASL, lo Snami, per rafforzare la sua posizione e per mostrare, chiaramente, l'intenzione di non soprassedere all'evidente violazione di un accordo aziendale, ha provveduto ad inoltrare una formale diffida per chiedere l'immediata revoca della disposizione. E' evidente che, di fronte ad una mancata risposta, che sembra essere la caratteristica di questa gestione, con la sistematica fuga di fronte alle richieste di incontro e confronto, nell'interesse degli ammalati e degli iscritti, il Sindacato deve mettere in campo tutte le strategie possibili. La diffida, assieme alla richiesta di convocazione del Comitato Aziendale, rappresentano la volontà del Sindacato di proseguire nella difesa dei sacrosanti diritti dei medici. Auspichiamo un ripensamento della ASL, pronti a qualsiasi confronto. In caso contrario andremo avanti, senza se e senza ma.
La Segreteria


Prot. N.7810    DEL 30  LUGLIO 2012-

                                                                       AL DIRETTORE GENERALE ASL CASERTA

                                                                                  AL RESPONSABILE DEL DISTRETTO  SANITARIO  N. 14

AL RESPONSABILE DELL’OSPEDALE DI COMUNITA’  DI TEANO

LORO SEDI

OGGETTO: Revoca disposizione  di servizio del Direttore Generale ASL Caserta, Dott.Paolo Menduni, prot. n.21264 del 25.07.2012 con oggetto “Ospedale di Comunità ; Diffida dello Snami.

Il Direttore  Generale ASL Caserta, con la nota in oggetto, ha disposto ad  horas  che il   turno di 24 ore , attualmente svolto in Ospedale di Comunità  dai   MMG , sarà ridotto a 12 ore  a copertura della guardia 8/20 e che la turnazione  20/8 sarà assicurata dai medici di C.A  afferenti al presidio del Distretto Sanitario n 14.
L’art 23 punto 4  dell’ACN vigente e l’AIR vigente (ex art 75 contrattazione aziendale ) sanciscono che il Comitato aziendale è preposto alla definizione degli accordi aziendali e che i contenuti e  le successive modifiche o integrazioni devono essere concordate con le OO SS  dei MMG presenti nel Comitato aziendale .
La disposizione in oggetto è  arbitraria e illegittima poiché nessuna norma vigente  prevede che il Direttore Generale possa., ad horas, unilateralmente modificare un accordo stipulato con le OO SS.
Inoltre, la mancata convocazione delle OO.SS. viola l'art.28 della legge n°300/1970 - condotta antisindacale.
Da quanto sopra esposto, si evince che la suddetta disposizione contravviene agli Accordi nazionali, regionali, alla contrattazione aziendale, all’art.28 della legge n.300/70 -  condotta antisindacale
Pertanto lo SNAMI, trascorsi i termini  di legge, adirà alle competenti Autorità, a tutela dei diritti dei propri iscritti,
Si rimane in attesa di urgente riscontro, e si porgono distinti saluti.

   IL SEGRETARIO PROV.LE                       IL PRESIDENTE PROV.LE
        Dott.Francesco Paolo Scialla                          Dott.Pasquale Orlando 

sabato 28 luglio 2012

Enpam, Snami: “E’ giunto momento di ripartire”

AIS) Roma 27 lug 2012 - Il futuro dell'ente previdenziale dei Medici e degli Odontoiatri? <Un'unica strada all'insegna della trasparenza e della efficienza>, commenta Angelo Testa, Presidente Nazionale dello Snami. <Il taglio con ciò che è successo dovrà essere palpabile con una nuova ripartenza  e con una gran voglia di recuperare tutto ciò che è stato causato dagli errori del passato. Sul piatto della bilancia l'esperienza di Alberto Oliveti pesa quanto tutto ciò che è successo e si poteva evitare. Se inizierà la stagione del confronto e della concertazione all'insegna dell'austerità lo Snami darà il suo contributo alla ricostruzione ed alla ripartenza dell'Enpam, se viceversa il cambiamento non sarà radicale ma verrà effettuata solo un'operazione di lifting, avremo la posizione di sempre. Apprezziamo le dichiarazioni pubbliche di Alberto Oliveti che asserisce che d’ora in avanti la filosofia sarà quella dello zero virgola, no ad investimenti che prevedano in partenza commissioni superiori all’1%, no alle avventure, sì alla sicurezza e che il suo  primo obiettivo è quello di tutelare le pensioni dei medici. Sacrosanto e condivisibile da una parte e triste dall'altra, perché ci ricorda commissioni dalle percentuali notevolmente superiori erogate in passato ed uscite dalle tasche dei Medici. Alle parole devono seguire i fatti ed il mastodonte Enpam dovrà viaggiare senza  gli scossoni di un tempo in una carreggiata con i confini ben tracciati, in cui i diversi passaggi degli investimenti dovranno essere tracciabili per ridurre così al massimo il rischio di errori o di eventuali comportamenti poco trasparenti da parte di chiunque.> Conclude il leader dello Snami <La  memoria del passato deve essere pignola all'insegna della realtà reale. Se viene rimossa o manipolata a favore di un passato indistinto, dove ogni responsabilità viene offuscata, non credo sia possibile far nascere ed inventare un futuro perché sarebbe debole a livello di progetto e il raccolto sarebbe magro. E questo i Medici non se lo possono permettere! >
Domenico Salvago
Addetto Stampa nazionale

venerdì 27 luglio 2012

Ospedale di Comunità di Teano: a rischio l'assistenza , ovvero la "battaglia d'estate della ASL Caserta"

Purtroppo dobbiamo aggiungere una altra novità ( negativa) alla sanità casertana di  questa estate. Circa un anno fa lo Snami e le altre sigle sindacali, raggiunsero un Accordo con l'Asl di Caserta per l'apertura dell'Ospedale di Comunità di Teano con la fattiva partecipazione dei medici convenzionati di Medicina Generale ( Assistenza Primaria e Continuità Assistenziale) che, oltre ad assicurare l'assistenza dei pazienti ricoverati - per lo più grandi anziani con pluripatologie , o ammalati cronici riacutizzati che necessitano di trattamenti brevi, intensivi, tali da non richiedere un ricovero ospedaliero vero e proprio, ma che non possono essere fatti a domicilio -, mediante accessi programmati, assicurano una presenza costante in caso di emergenze dei pazienti ricoverati.
Infatti i responsabili del percorso assistenziale e terapeutico erano e sono i medici di medicina generale che, grazie all'accordo raggiunto, secondo quanto permette l'accordo collettivo per i medici convenzionati, avrebbero assicurato anche la guardia attiva, con presenza in corsia h24 di medici di assistenza primaria e di continuità assistenziale.
Questi ultimi, in modo particolare,avrebbero assicurato le urgenze, mediante turni notturni, festivi e prefestivi.
Ebbene, dopo un anno, l'Azienda, con provvedimento unilaterale, toglie i medici, sia di Assistenza Primaria che di Continuità Assistenziale, dai turni. 
I medici di guardia medica, poi, presenti nel presidio di Teano, dovranno assicurare le urgenza di notte e nei festivi, su chiamata degli infermieri presenti in ospedale !!
Questo fatto è inaccettabile per i seguenti motivi:
1) non si capisce chi assicurerà la continuità terapeutica con l'esclusione del medico di fiducia;
2) si incorrerà nel pericolo di mancata assistenza se, come nel caso della notte o dei festivi, la guardia medica dovrà assicurare le urgenze; visto che, compito precipuo della guardia medica, è quello delle visite domiciliari! Infatti, nel caso in cui il medico sia impegnato in un intervento domiciliare, non si verde chi potrà intervenire o, viceversa, se il medico è impegnato in un intervento ospedaliero, non si capisce come potrebbe intervenire per una chiamata sul territorio.
3) è un chiaro atteggiamento antisindacale della ASL che , in maniera del tutto unilaterale, denuncia e contravviene ad un accordo liberamente sottoscritto dalle parti.
 In ambedue i casi, correndo non pochi pericoli medico legali e, al contempo, facendolo lavorare con lo stress e l'ansia immaginabile.
Quindi un vero e proprio attacco all'assistenza dei ricoverati.
Si scherza con il fuoco delle responsabilità medico legali dei colleghi di continuità assistenziale  e di assistenza primaria, responsabili del ricovero dei pazienti.
Non conosciamo le ragioni di tale provvedimento, preso, guarda caso a fine mese di luglio, ma se l'esperienza dell'ospedale di comunità non è positiva si analizzino le ragioni e si trovino i rimedi. In caso contrario ci si assuma le propri responsabilità. Doveva essere fatta, assieme al Comitato Aziendale dell'ASL Caserta che ha patrocinato l'accordo, una verifica trimestrale e semestrale di cui non si ha traccia ! Si è preferita la strada dell'atto unilaterale che, di fatto, sconfessa l'accordo raggiunto a suo tempo,;per quale motivo o per quali scopi ?! Ci chiediamo e chiediamo a chi giova questo arretramento nell'assistenza, visto che, non si ha il coraggio di correggere o di chiudere un esperienza quale quella dell'ospedale di comunità di Teano? Non si può scaricare sui medici di medicina generale.
Per lo Snami si sono oltrepassati i limiti contrattuali e, per tale motivo, anche per assicurare una corretta assistenza ai cittadini, consapevoli, comunque, che gli ammalati non possono pagare per l'ignavia della ASL, il nostro Delegato al Comitato Aziendale della ASL , dr Francesco Paolo Scialla, ha richiesto un incontro urgente del Comitato Aziendale, che riportiamo di seguito
Altrimenti aggiungeremo anche questa battaglia alle altre che la Direzione di questa ASL ha inteso avviare.
La Sezione Provinciale 

Di seguito la richiesta di convocazione urgente del Comitato Aziendale:




venerdì 20 luglio 2012

domenica 15 luglio 2012

Tagli alla Medicina Generale: in Molise il primo atto

Il territorio, dove, a detta di tutti i politici, bisogna investire per sopperire ed integrare i necessari tagli delle strutture ospedaliere, a dispetto di tanto parlare e di tanto filosofeggiare, subisce il primo grosso attacco in Molise. Regione nella quale la sola Assistenza Primaria lascia sul campo il 30% delle retribuzioni accessorie. Quello che lascia interdetti è che neanche la Continuitá Assistenziale viene risparmiata! Infatti l'Assistenza Primaria, lascia sul campo, in due anni il 30% delle retribuzioni legate alle ADP, le ADI, le prestazioni di particolare impegno professionale e l'indennità informatica. In quest'ultimo caso, addirittura, con la scusa che i medici non avrebbero raggiunto il 90% delle ricette stampate a computer,pare che si procederà al recupero delle indennità già erogate! La Continuità Assistenziale subisce un attacco indegno con il taglio dei superfestivi, delle indennità per l'attività pediatrica in urgenza,il riposo annuale e sulle reperibilità! Il Molise è una Regione commissariata per il rientro dal deficit sanitario, come la Campania. Speriamo che non faccia scuola, altrimenti si preparano tempi bui, per noi e per gli assistiti che vedranno tagliati oltre gli ospedali anche le prestazioni territoriali e, come al solito, la Medicina Generale verrà lasciata sola a fare il proprio dovere. Per chi volesse approfondire Snami Molise
La Segreteria Provinciale

martedì 10 luglio 2012

Comitato aziendale: crisi ricettari rientrata

Nell'ultimo comitato aziendale dello scorso 3 luglio, i rappresentanti di Parte Pubblica hanno dichiarato che la crisi dei ricettari è stata superata. Pertanto è ripresa la distribuzione dei ricettari con le modalità precedenti. Sempre nella stessa seduta sono state assicurate le modalità per lo snellimento delle pratiche relative alle scelte in deroga che verranno evase mensilmente. Le domande di scelta in deroga saranno uniformate e , compilate in ogni loro parte, dovranno essere consegnate al distretto di appartenenza. Ad approvazione avvenuta verrá inviata copia al domicilio del paziente interessato. La Segreteria provinciale

lunedì 9 luglio 2012

Spending review. Testa (Snami): “Sì alla lotta agli sprechi, no ai tagli ai servizi”

La nostra paura è che ancora una volta si effettuino dei grossolani tagli a colpi di accetta e si dia il colpo di grazia ad un sistema che funziona, anche se con delle evidenti criticità”. Il presidente nazionale dello Snami, AngeloTesta, non ci sta ai tagli da 4,7 mld sulla Sanità, programmati per il  triennio 2012-2014, soprattutto per le probabili ripercussioni che investiranno i livelli di assistenza. “Nella analisi della spesa sanitaria delle varie regioni si sono evidenziate notevoli variabilità dei costi sostenuti per l’acquisto di beni e servizi sanitari e non sanitari, di farmaci e di dispositivi medici – ha spiegato Testa – è giusto  apporre i correttivi entrando a pieno diritto nel sistema che governa questi processi. Se però non ci chiediamo  quali  lobbies e quale  politica governa tutto ciò  rischiamo di effettuare dei tagli lineari con il machete e non con il bisturi”. Il leader Snami ha giudicato “improbabile” che, “chi non ha  privilegiato il potenziamento dei pronto soccorso sino ad adesso sia folgorato sulla via di Damasco ed inizi ad adoperare da oggi il buon senso”.  “Per la spesa farmaceutica – ha proseguito – il nostro sindacato continuerà la sua battaglia in tutta Italia perchè vengano rispettate le regole prescrittive come previsto dalle leggi e norme vigenti e soprattutto che ognuno utilizzi il proprio ricettario Ssn” Infine, Testa ha attaccato i “politici delle Asl che se ne fregano, e prescrizioni farmaceutiche e prestazioni assistenziali indotte rendono caotico, dispendioso ed irrazionale il sistema per cui il territorio in termini di lavoro e responsabilità – ha concluso – paga lo scotto della sua indipendenza intellettuale  ed il non far parte dei soliti carrozzoni”. 09 luglio 2012 Addetto stampa nazionale Snami Domenico Salvago

Posti letti ospedali : per una volta Campania "virtuosa"

La spending rewiew in Sanitá, per quanto riguarda il taglio dei posti letti in Campania, per una volta vede la nostra Regione nel campo delle regioni virtuose. Infatti, come è specificato nel dispositivo ministeriale si dovrebbe passare da una media reale del 4,2 posti letti per mille abitanti alla media di 3,7 per mille. Ebbene, secondo fonti ministeriali la Campania , addirittura ne guadagnerebbe. Queste le cifre della nostra regione: Posti letto attuali : 20.887, pari al 3,6 per mille; posti letti, secondo il parametro nazionale (3,7 per mille) 21.586. Il 3,3% in più! Certamente questi sono numeri statistici che nulla dicono sulla effettiva capacitá operativa. Ci auguriamo che, al di là dei numeri, la nostra Regione vada avanti sulla strada della riqualificazione operativa delle strutture esistenti, visto che con i numeri ci siamo. La Segreteria provinciale Fonte : quotidianosanità.it

sabato 7 luglio 2012

Responsabilità Civile Obbligatoria : lettera e prezzi della convenzione A.M.I. per soci SNAMI

Cari Colleghi, facendo seguito alle anticipazioni di ieri ( venerdì 6 luglio) ecco la lettera di presentazione della convenzione A.M.I. ( Associazione Medici Italiani ) per i soci SNAMI a firma del Presidente dell'Associazione dr Renato Zerbinati , accompagnata dalle condizioni generali polizza e dalle tariffe. Nella speranza di aver offerto un servizio alla Catgoria, invitiamo gli iscritti a contattare i referenti indicati, nel caso avessero bisogno di stipulare la polizza per la RC obbligatoria dei professionisti. Chi volesse avere una copia delle condizioni più leggibile, può richiederla al seguente indirizzo : snamicaserta@gmail.com
Ad ogni buon conto vi ricordiamo che l'obbligo dell'assicurazione scatta dal 13 agosto 2012.
La Sgreteria Provinciale



A.M.I. Associazione Medici Italiani



Ai membri del Comitato Centrale e Consiglio Nazionale SNAMI.

Vi comunico che l'AMI, Associazione Medici Italiani, essendo scaduta  l' assicurazione dell'anno scorso, ha stipulato una nuova convenzione  rivolta agli iscritti SNAMI.

 Per qualsiasi delucidazione e per le modalità di stipula
potete rivolgervi direttamente all'agenzia
telefono   345/8810187-
scudomedico@gmail.com

Vi allego uno schema della polizza e dei prezzi.

cordiali saluti

Renato Zerbinati
Presidente A.M.I.

CONVENZIONE SCUDO MEDICO


PREMI:

POLIZZA R.C. PROFESSIONALE:

MASSIMALE  1.000.000,00 PREMIO ANNUO  EURO   350,00   

MASSIMALE  2.000.000,00 PREMIO ANNUO  EURO   600,00

ESTENSIONE  SERVIZIO DI EMERGENZA  SANITARIA (EX 118)

PREMIO ANNUO DA AGGIUNGERE AL PRECEDENTE:

MASSIMALE  1.000.000,00 PREMIO ANNUO  EURO 150,00

MASSIMALE  2.000.000,00   PREMIO ANNUO  EURO 210,00


POLIZZA TUTELA LEGALE:

PER VERTENZE  CON I PAZIENTI E VERTENZE CON ENTI PUBBLICI  PREMIO ANNUO EURO 95,00

















venerdì 6 luglio 2012

Assicurazione RC obbligatoria dal 13 agosto 2013- promemoria

Si ricorda che dal 13 agosto 2012 è obbligatoria una polizza assicurativa per tutti i professionisti. Si chiede di darne massima diffusione tra gli iscritti.
Cordiali saluti.
Segreteria Nazionale SNAMI
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Il problema attinente l'entrata in vigore dell'obbligo di assicurazione per i professionisti (compresi i medici) nasce da due normative:• l'art. 3, punto 5, lett. e) del decreto legge 138/2011 (convertito dalla legge n. 148/2011 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 216 del 16/09/2011) ha introdotto l'obbligo dell'assicurazione professionale prevedendo: "...e) a tutela del cliente, il professionista è tenuto a stipulare idonea assicurazione per i rischi derivanti dall'esercizio dell'attività professionale. Il professionista deve rendere noti al cliente, al momento dell'assunzione dell'incarico, gli estremi della polizza stipulata per la responsabilità professionale e il relativo massimale. Le condizioni generali delle polizze assicurative di cui al presente comma possono essere negoziate, in convenzione con i propri iscritti, dai Consigli Nazionali e dagli enti previdenziali dei professionisti", gli ordini professionali dovendo essere riformati sì da garantire l'attuazione del suddetto obbligo entro un anno dall'entrata in vigore della richiamata normativa ( il 13/8/2011) e quindi il 12/08/2012.
• la legge 24.03.2012 n.27 all'art.9 ha stabilito che il professionista al momento dell'incarico "deve altresì indicare i dati della polizza assicurativa per i danni provocati nell'esercizio dell'attività professionale", la normativa essendo efficace dal 24.01.2012 .
• Tale ultimo intervento normativo ha portato alcuni ordini professionali a ritenere che l'obbligo assicurativo fosse anticipato al 24.01.2012 rispetto all'agosto 2012. Tuttavia ritenuto che l'obbligo in questione era introdotto con il DL 138/2011 poi convertito nella legge 148/2011, il legislatore essendo tornato sul tema dell'assicurazione soltanto in relazione all'abrogazione da parte della legge 27/2012 art.9 della lett. d) del comma 5 dell'art.3 che stabiliva la determinazione del compenso (rendendo così necessario, nella stessa legge 27/2012, determinare i contenuti dell'incarico), l'entrata in vigore dell'obbligo assicurativo ritienesi essere confermata nel 12.08.2012.

Commento:
Nascosta da nobili intenti, di fatto, nasce una vera e propria tassa sulla professione. Infatti l'obbligatorietá dell'assicurazione pone un ostacolo, di ordine economico, all'esercizio di una professione che non è previsto dalla costituzione. Di solito, a seguito dell'attivitá professionale, si risponde penalmente e civilmente, se ci sono gli estremi legali. Con questa legge si impone una prestazione patrimoniale a prescindere dalla capacità reddituale ed indipendentemente dal buon esito dell'esercizio professionale.
Ad ogni buon conto lo Snami ha provveduto a stipulare una convenzione assicurativa per i propri iscritti, come ha anticipato il Vice Segretario organizzativo Nino Grillo.



La Sezione Provinciale di Caserta

lunedì 2 luglio 2012

Trasferimento illegittimo di un medico convenzionato per le 14 ore territoriali : vittoria dello SNAMI; l'ASL ritira il provvedimento

Accogliamo con legittima soddisfazione la nota del responsabile della Continuità Assistenziale , il collega Antonio Merola, con la quale si annuncia il completo dietrofront della ASL che , non solo ritira la illegittima nota di trasferimento, ma reintegra nel Sert di provenienza l'interessato con il pagamento degli eventuali danni subiti. Ancora una vittoria dello Snami che, come sempre è a difesa dei veri interessi dei colleghi. Un ringraziamento particolare va al collega Antonio Merola che, nella fattispecie, ha dato grande dimostrazione di "intelligenza" sindacale, sapendosi muovere in maniera incisiva e ferma; coadiuvato dal Consiglio Provinciale che ha, senza indugio, dato mandato pieno per un azione legale per attività antisindacale.
P.Orlando

Ecco il testo della comunicazione:

Caserta lì 02.07.2012

Egregi Colleghi,
il Direttore Sanitario dell’ASL Caserta ha dovuto smentire un suo precedente  provvedimento di trasferimento ai danni di un nostro iscritto convenzionato ( come denunciato dallo SNAMI all'inizio di Giugno). Infatti quest’ultimo era stato sottoposto ad un provvedimento coattivo di trasferimento, perdendo da circa un mese e mezzo anche lo stipendio (che ora dovrà essere risarcito).Il collega è rientrato in servizio in nostra presenza. Lo SNAMI si era mosso per tempo diffidando l’ASL Caserta e denunciando la stessa per attività antisindacale. Grazie alla nostra vigilanza costante, ferma e responsabile, abbiamo impedito un abuso, ancora una volta, di portata biblica: l’ASL non può emanare nei confronti di medico convenzionato un ordine di servizio e/o esercitare alcun potere autoritativo. L’ASL Caserta, non sappiamo se per leggerezza o altro , stava commettendo un abuso enorme. Il nostro tempestivo intervento ha evitato che ciò accadesse, tutelando in maniera ferma i diritti del proprio iscritto e di tutti i convenzionati.
Antonio Merola    "